Meglio prendere un partito o farsi una propria idea personale di tutto ciò che il mondo Bitcoin, Crypto e BlockChain offre? In molti casi, il fondamentalismo o la rigida presa di partito rende difficile comunicare ed espandere una rete di concetti. I primi ad esserne confusi sono spesso quegli utenti che nulla conoscono, e che rischiano di cadere o da una parte o dall’altra. In entrambi i casi, conoscere è sempre meglio che non farlo. Così non si cade, ma si sceglie dove andare, Magari in entrambi i luoghi e cono obbiettivi diversi ma complementari.
Chi è un Bitcoin Maximalist?
Dovrebbe essere un individuo prioritariamente interessato al protocollo Bitcoin e secondariamente a tutto l’ecosistema da esso generato, anche in quella landa molto estesa di progetti inutili che spesso sentiamo nominare. Eh sì, poiché conoscere è meglio di ignorare. Quando a priori scartiamo la conoscenza di ciò che riteniamo essere inutile, sbagliato o pericoloso, mettiamo così anche da parte una doverosa attenzione culturale verso quel genere di cose.
Scegliere un partito, o una squadra si voglia, è sempre la scelta più comoda e semplice. Fa sentire al sicuro poichè vengono rafforzati sia i BIAS di conferma che di negazione da parte della comunità a cui si è preso parte.
Bitcoin is (not) Crypto!
Questo lo slogan del 2023, che giustamente indica la differenza di sostanza fondamentale tra Bitcoin, protocollo open source, realmente distribuito e disruptive, e il mondo crypto, composto per il 99% da progetti più privati e poco centralizzati che altro, che scimmiotta il mondo finanziario tradizionale aggiungendovi un pizzico di latenza regolamentatoria. Ma è davvero così?
Bitcoin è la prima cripto valuta
Il fatto è che il 2023 ha portato tutta una serie di Bitcoiner “per fede” ad escludere a priori come buzzword tutti quei contenuti, quegli utenti e quegli eventi in cui compaiono le parole “crypto” e “blockchain”. Per carità, sono il primo ad indicare la diversità tra queste cose e a porre le giuste priorità di approfondimento. Ciò non vuol dire però che se qualcuno o qualcosa si muove ANCHE verso quel mondo, sia per forza da ignorare o attaccare per questo.
Bitcoin è infatti a tutti gli effetti una valuta e fa uso di crittografia; ergo, è una crypto valuta per ciò che il termine richiama; meglio farsene una ragione che ostinarsi a sottolineare frasi a pappagallo.
Bitcoin è blockchain
Eccome se ne fa uso, anche a volerla definire con più charme tecnofilo “TimeChain”. Spesso questa distinzione nominale altro non fa che prendere le distanze (anche giustamente) da tutto quel marasma di progetti con il termine “BlockChain” all’interno del loro nome che non si avvalgono in maniera realmente utile di questa tecnologia. Anzi, sostanzialmente sono nate insieme.
Certamente, Bitcoin è probabilmente l’unica, per ora, reale applicazione dirompente della tecnologia BlockChain; ossia riesce a creare scarsità assoluta e in ambito digitale per giunta, due conseguimenti incredibili. Ciò non significa che eventi, utenti o progetti che tirino in ballo questi nomi, siano per forza truffe.
Il pericolo fondamentalismo
Il fondamentalismo senza studio, è pericoloso e limitante tanto quanto l’abbracciare per fede una causa Se studiamo a sufficienza per capire da noi le cose, non avremo mai timore di imbatterci, dialogare e indagare progetti, persone ed eventi che fanno un uso voluto e ricamato di certi termini per poter comunicare più facilmente ad una certa tipologia di pubblico.
C’è tutta un’area ibrida di realtà progettuali non totalmente decentralizzate e distribuita ma che mirano, in virtù di un altro genere di efficientamento, a coprire aree di mercato e utilità. Chiaramente bisogna conoscere e sondare il terreno, poiché nella maggior parte dei casi sono ad oggi ancora progetti inutili e volti ad accentrare guadagno nelle mani dei loro creatori a scapito di chi cade nella loro rete di marketing.
Se però escludiamo a priori tutto, non potremo neanche scorgere l’utile. Esistono realtà che si propongono di fare altro, senza ledere ai partecipanti e alla realtà Bitcoin come reputazione generale. Solo se conosciamo possiamo scegliere.