Oggi affrontiamo alcuni degli utilizzi più dirompenti del protocollo Bitcoin leggermente oltre all’interesse superficiale che spesso ottiene questo potente strumento. Capire perché non sia il suo controvalore in Euro o Dollari il vero parametro importante, permette di comprendere quanto gli incentivi che ne stanno alla base per il suo funzionamento, anche quelli prettamente speculativi, permettano la nascita di un mondo nuovo.
Comprendere quindi le sue più ampie potenzialità, può aiutarci non poco a intravedere sia le prospettive rosee che le difficoltà a cui andrà incontro questo protocollo dirompente.
Spesso si dibatte, a mio avviso in maniera sterile, su cosa sia o meno Bitcoin dal punto di vista esclusivamente finanziario. Questo porta ad una perdita di focus oltre che di tempo. Proviamo invece a farci la domanda: “cosa Bitcoin può fare per noi?”.
Di che cosa parliamo
Che si parli di protocollo (B maiuscola) o di moneta (b minuscola o BTC), il bello di Bitcoin è che può essere esattamente ciò che in quel momento ti serve con quello specifico quantitativo.
Lo possiamo trattare come una commodity e fare “hodling” di oro digitale a difesa dall’inflazione garantita dalle monete fiat; utilizzarlo come contante digitale incensurabile, anche per piccoli importi grazie al protocollo Lightning Network; strumentalizzarlo a fini speculativi in svariati metodi qualora lo percepiamo principalmente come un asset di investimento.
Andiamo più a fondo..
Potremmo disquisire sul fatto che serva più come strumento finanziario speculativo che di indipendenza da un sistema monetario che non vogliamo e da cui cerchiamo di fare opt-out (uscita opzionale).
O, ancora più importante, uscire da un sistema coercitivo sulle libertà funzionali.
Ecco allora che, come piccolo esercizio di ragionamento, vi lascio questi tre scenari di utilizzo che possiamo già osservare in diverse parti del mondo.
Bitcoin è già ad oggi uno strumento funzionale di:
- emancipazione finanziaria dal sistema fiat-money basato su moneta di banca centrale, emessa o ritirata in base a politiche arbitrarie e totalmente slegata da qualsiasi sottostante rigido di valore;
- riservatezza e cura della propria privacy, permettendo l’utilizzo di uno strumento al portatore (contante) ancorato ad un valore sottostante solido (oro) utilizzabile mediante Internet (digitale) senza la necessità di essere accreditati e schedati su di un sistema che lo renda possibile o meno;
- lotta politica, il quale permette di compiere atti di disobbedienza civile mediante emancipazione fiscale da un sistema al quale non si vuole più prendere parte, al fine di smettere di alimentare o “votare sfavorevolmente” a favore di una situazione in cui non ci si riconosce o che non si vuol sostenere;
e potrei elencarne a decine, anche se questi tre principali incarnano varie sotto categorie come il sostenere giornalismo indipendente sotto dittature o spostare capitali da guerre o coercizioni.
Per concludere
Quando cominciamo a comprendere non solo che il mondo ha purtroppo ancora bisogno di queste funzionalità ma che per la prima volta nella storia abbiamo un sistema anni luce avanti che permette di ottemperarvi qualora necessario, ci stiamo avvicinando maggiormente a comprendere ciò che realmente è la dirompenza del protocollo Bitcoin.
Capire questo sempre meglio potrà aiutarci a intravedere opportunità e difficoltà del suo futuro, anche solo per farci un idea riguardo la sua adozione e lo sviluppo del suo prezzo negli anni a venire se è questo che principalmente ci interessa.
Ma una cosa è certa: solo chi conosce può scegliere saggiamente in relazione a quanto conosce. Chi non conosce, sempre e solo crederà di aver scelto qualcosa.
Grazie per l’attenzione, al prossimo articolo e buona cultura a tutti.