È il bitcoiner più autorevole. Perché tra i massimi esperti, a livello mondiale, del movimento Bitcoin, il numero uno in Italia: siamo fieri di ospitare gli interventi di Giacomo Zucco. Che nella prima lezione video, in pillole, spiega cosa non è Bitcoin. Ovvero quali sono i pregiudizi da smontare.
Bitcoin non è un oggetto fisico
Anche se nell’immaginario collettivo viene associato a un’icona, di una moneta d’oro, non ha forma fisica. Può essere trasmesso da supporti fisici, come una chiavetta usb, ma non esiste fisicamente. Esiste solo in termini digitali.
Bitcoin non è la prima moneta virtuale
Ha subito un processo di virtualizzazione, di scostamento dal valore di un oggetto fisico, nel corso di millenni precedenti al Bitcoin: pensiamo per esempio al passaggio da dobloni d’oro a monete d’oro, il cui valore è quello nominale scritto sopra, fino a banconote di carte che rappresentano dell’oro, nella cassaforte di qualche controparte, all’attuale moneta Fiat che non ha più nessuna controparte in oro nelle casse di alcuna banca centrale. Di conseguenza la moneta è già diventata virtuale. E digitale. Ad oggi la maggior parte di moneta circolante non è rappresentata da fogli di carta o monete di metallo, ma solo da record in un database digitale. In questo senso Bitcoin è meno virtuale della moneta Fiat, perché rappresenta una realtà fisica, una cosiddetta Prova di lavoro crittografico.
Bitcoin non è un’azienda
Non ha un CEO, un capo, un servizio clienti, qualcuno che possa prendere decisioni. Non esiste come realtà ufficiale consolidata.
Bitcoin non è uno schema Ponzi
Non richiede una diffusione piramidale, ma solo che un certo numero di persone, anche esiguo, continuino a seguire certe regole imposte dal protocollo, per trasferirsi vicendevolmente valore.
Bitcoin non è qualcosa di noioso e anacronistico
Sebbene esista da oltre dieci anni, non si può dire che non sia al passo coi tempi. È anzi al centro dell’attuale innovazione del mondo dell’informatica finanziaria e della crittografia.
Bitcoin non è qualcosa di troppo radicale
Si base su alcune primitive crittografiche informatiche, ormai molto sicure, sperimentate, e addirittura ci riporta ad alcune caratteristiche monetarie che sono state presenti per tutta la storia dell’uomo.
Bitcoin non è la moneta dei criminali
L’utilizzo viene associato alle operazioni di grande riciclaggio o traffico di sostanze vietate. Anzi, Bitcoin non è adatto per nascondere trasferimenti di denaro particolarmente grandi, anche grazie alla sua ridotta liquidità attuale: questi tipi di traffici generalmente utilizzano le banche e la moneta Fiat.
Non è la moneta del controllo totale, della sorveglianza
Per cifre ragionevolmente piccole, con un po’ di studio è possibile utilizzarlo in modo privato, anonimo.