La Cyber Unit della polizia israeliana ha annunciato la collaborazione con Binance per il congelamento di diversi conti di criptovaluta legati ad Hamas. L’iniziativa è stata portata avanti insieme al Ministero della Difesa, all’Agenzia per la sicurezza di Israele e ad altre agenzie di intelligence nazionali. L’iniziativa è da ritenersi conseguenza diretta del terrificante attacco ad Israele sferrato sabato scorso dall’organizzazione che controlla la striscia di Gaza.
Il comunicato di Binance
L’ exchange di criptovalute ha aiutato le autorità israeliane a individuare e disattivare i conti incriminati. “Binance collabora attivamente con le forze dell’ordine e le autorità di regolamentazione globali, unite nella missione di combattere il finanziamento del terrorismo”- ha dichiarato un suo portavoce -“Negli ultimi giorni, il nostro team ha lavorato in tempo reale, 24 ore su 24, per sostenere gli sforzi in corso per perseguire questo obiettivo. Siamo impegnati a garantire la sicurezza non solo dell’ecosistema blockchain, ma anche della comunità globale, attraverso il nostro lavoro proattivo”. Questi conti, come confermato dal comunicato stampa della della polizia, sono stati creati da Hamas e sono stati attivi nella raccolta di fondi attraverso varie piattaforme di social media da sabato. La polizia israeliana ha anche collaborato con la quella britannica per congelare un conto della Barclays Bank nel Regno Unito, a cui Hamas aveva fatto direttamente riferimento per le donazioni.
Hamas e le criptovalute
L’uso della crittografia da parte di Hamas e di altri gruppi terroristici non è una cosa nuova. Hamas ha lanciato per la prima volta un appello alle donazioni in criptovaluta nel febbraio 2019 per eludere le sanzioni internazionali. Un’inchiesta della Reuters dello scorso maggio ha evidenziato che dal 2021 le autorità israeliane hanno congelato quasi 190 conti di criptovalute su Binance. Una parte significativa di questi apparteneva a imprese palestinesi affiliate ad Hamas. La società di analisi della blockchain, Chainalysis, ha inoltre indicato che nel corso degli anni Hamas è riuscito ad assicurarsi decine di migliaia di dollari attraverso le criptovalute. Tuttavia, nell’aprile di quest’anno, il ramo militare di Hamas, le Brigate Al-Qassam (AQB), hanno annunciato la chiusura del loro programma di donazione di criptovalute. Hanno citato come causa gli sforzi compiuti dal governo israeliano per identificare e perseguire i donatori. Poche settimane dopo, a giugno, il governo israeliano ha annunciato di aver sequestrato 1,7 milioni di dollari di criptovalute da conti collegati a Hezbollah e alla Forza d’elite Quds della Guardia rivoluzionaria paramilitare iraniana.
Gli Stati Uniti hanno definito questi due gruppi come organizzazioni terroristiche e li hanno esclusi dal sistema finanziario globale tradizionale.