L’Argentina ha scelto Javier Milei, figura populista pro-bitcoin e di estrema destra, come nuovo presidente. Milei, celebre per la sua posizione critica nei confronti delle banche centrali, ha vinto il ballottaggio presidenziale del 19 novembre con un impressionante 55% dei voti. Questa vittoria decisiva gli ha permesso di raggiungere quasi 3 milioni di voti, come riporta Bloomberg, davanti al suo avversario.
Cambiamento politico
I risultati delle elezioni riflettono un significativo cambiamento politico in Argentina, influenzato in modo significativo dalla forte opposizione di Milei alla banca centrale, che egli definisce una “truffa” e uno strumento per i politici per imporre tasse inflazionistiche alla popolazione. Le sue opinioni hanno trovato riscontro nella crisi inflazionistica argentina, con il peso argentino che ha registrato un’inflazione annua superiore al 140% nell’ultimo anno.
💥 New Argentinian 🇦🇷 President #JavierMilei "Central Banks are a scam" 👏
— Crypto Rand (@crypto_rand) November 20, 2023
He has radical views to fix an economy battered by triple-digit inflation, a looming recession and rising poverty.
Lets see if Argentina follows in El Salvadors 🇸🇻 footsteps and embraces #Bitcoin pic.twitter.com/MN8pPJth2c
La vittoria di Milei non è solo una dichiarazione politica, ma anche una potenziale svolta per il bitcoin. Il presidente eletto vede il bitcoin come una chiave per rilanciare l’economia, sostenendo il ritorno del controllo monetario al settore privato. Tuttavia, è importante notare che Milei non ha ancora proposto formalmente di rendere il Bitcoin moneta legale in Argentina.
¿Bitcoin o el oro? Javier Milei volvió a apuntar contra el Banco Central y propuso que los argentinos definan su moneda https://t.co/gaJ6A65v6D
— Javier Milei (@JMilei) April 10, 2022
Le incongruenze del passato di Milei
Il passato di Javier Milei come capo economista di Corporación América International e la sua partecipazione al World Economic Forum, ruoli tipicamente associati alla finanza tradizionale, contrastano con la sua attuale posizione pro-bitcoin. Questa differenza nel suo background professionale e il suo sostegno al bitcoin come moneta legale in Argentina aggiungono complessità alle sue politiche economiche, sollevando domande su come la sua passata associazione con i sistemi economici tradizionali si allinei con le sue attuali posizioni libertarie.
Il contrasto tra Milei e il suo avversario Sergio Massa, attuale Ministro dell’Economia, è stato netto. Massa aveva proposto di lanciare una moneta digitale della banca centrale per combattere la crisi inflazionistica dell’Argentina, mettendo in luce le divergenze tra le filosofie economiche dello spettro politico del Paese. I piani di Milei prevedono un allontanamento radicale dalle politiche economiche tradizionali. Ha giurato di chiudere la banca centrale, di sostituire il peso argentino con il dollaro statunitense e di abbracciare la finanza decentralizzata. Il suo approccio è stato definito “terapia d’urto economica”, segnalando un drastico cambiamento rispetto all’attuale strategia finanziaria argentina.
Riflettendo sull’esito delle elezioni, Fernando Nikolić, analista del mercato dei bitcoin e direttore delle comunicazioni di Blockstream, ha twittato: “La mafia responsabile del fatto che la mia famiglia – e centinaia di migliaia di altre – ha dovuto lasciare l’Argentina per trovare il benessere è stata sconfitta da Javier Milei. Le parole non possono descrivere la sensazione che si prova”.
The mafia responsible for my family – and hundreds of thousands others – having to leave Argentina to find prosperity have been defeated by Javier Milei.
— Fernando Nikolić 🇦🇷 🟠 (@basedlayer) November 19, 2023
Words can’t describe how that feels.
🇦🇷❤️
Milei e Bitcoin
La vittoria di Milei ha suscitato un certo scalpore nell’ecosistema delle criptovalute, con lui che è stato descritto come un candidato “pro-Bitcoin”, fino a essere paragonato a Nayib Bukele, il presidente di El Salvador che ha dato corso legale al BTC nel suo Paese.
Eppure, nel programma del candidato libertario non c’è traccia di adozione di Bitcoin. L’unico motivo per cui è stato chiamato così è un’osservazione fatta all’inizio dell’anno in cui ha detto che il Bitcoin rappresenta “il ritorno del denaro al suo creatore originale, il settore privato”, aggiungendo che “le banche centrali sono una truffa”. Javier Milei non ha quindi proposto di dare libero sfogo al Bitcoin in Argentina. Il futuro presidente, che entrerà in carica il 10 dicembre, vuole invece risolvere il problema dell’inflazione argentina (si prevede un aumento del 180% per la fine dell’anno) attraverso la dollarizzazione del Paese e il prosciugamento della spesa pubblica.