Lunedì Apple ha annunciato l’apertura del suo nuovo conto di risparmio. Il nuovo prodotto bancario del produttore di iPhone, annunciato lo scorso autunno, è disponibile per chi possiede una carta di credito Apple e offre un interessante tasso di interesse del 4,15%.
Il conto
Il conto di risparmio di Apple è notevole sia per il tasso, che è uno dei più alti in circolazione, sia come ulteriore segnale di quanto l’azienda stia entrando nel mondo dei servizi finanziari. Per farlo, ha stretto un accordo con Goldman Sachs, che è anche l’artefice della carta di credito di Apple, che le permette di diventare un grande attore nel mondo della finanza personale, evitando la maggior parte delle responsabilità che ne derivano. “Credo che Apple possa sfruttare l’economia della banca senza diventare una banca. Può fare leva su Goldman per alimentare tutti questi servizi finanziari e fungere da tramite con i consumatori per molte di queste cose, marchiarle come Apple, prendersi una fetta di margine elevata e scaricare tutta questa sorta di responsabilità di fondo su Goldman”, ha dichiarato al Financial Times l’amministratore delegato della società di pagamenti Paddle, Christian Owens.
I commenti
La rivista Fortune ha commentato che si tratta di una operazione azzeccata scrivendo che “Apple sta ottenendo tutti i vantaggi di essere una banca senza tutte le difficoltà normative imposte a chi opera in questo settore” e ha sottolineato che l’azienda di Cupertino ha trovato un nuovo modo per rafforzare “le manette d’oro che tengono le persone legate ai suoi iPhone, anche se sono sempre più frustrate dal suo comportamento monopolistico”. Nel suo articolo Fortune ha sottolineato che Apple in questo momento storico sta facendo davvero poco, in termini di innovazione tecnologica definendo ironica la sua strategia e scrive: ” Il suo servizio Apple Pay è un buon prodotto, ma niente di innovativo, e l’azienda non ha partecipato a grandi sforzi per reinventare la tecnologia di base dei pagamenti. Inutile dire che è attivamente ostile alle criptovalute. Fortune ha sottolineato l’atteggiamento delle autorità di regolamentazione Usa, le quali hanno frustrato ogni tentativo di operatori come Coinbase , la quale ” ha testato ogni sorta di interessante prodotto finanziario per i consumatori e per anni ha fatto i salti mortali con le autorità nel tentativo di introdurli sul mercato.” Ma, sottolinea Fortune “le autorità di regolamentazione le hanno ripetutamente sbattuto la porta in faccia, preferendo trattare con giganti storici come Apple e Goldman Sachs. Ciò è comprensibile alla luce degli eventi dell’ultimo anno, ma è improbabile che i consumatori ne traggano beneficio a lungo termine”.