Il caso risale a diversi anni fa. L’ex direttore tecnico di Ripple ha più volte confermato di possedere una chiave USB Ironkey contenente questi 7002 BTC. La chiave è protetta da password e dopo 10 tentativi falliti cancella tutti i dati contenuti. Stefan Thomas ha utilizzato 8 tentativi, quindi gliene restano solo 2. Questa settimana Unciphered, una società specializzata nel recupero di criptovalute fondata nel 2021, ha pubblicato una lettera aperta a lui indirizzata. Si offre di utilizzare la propria esperienza per “craccare” la sua Ironkey aiutandolo così a recuperare i suoi bitcoin.
Unciphered lavora da tempo sulle Ironkey
“Violare l’hardware sicuro è complesso. Scassinare [una Ironkey]è quasi impossibile. La maggior parte dei dispositivi con questo livello di protezione sono utilizzati e certificati per memorizzare informazioni sensibili sullo stato”.
lettera aperta della società Unciphered indirizzata a Stefan Thomas
Tuttavia, l’azienda sostiene di aver trovato un metodo che le permetterà di aprire la Ironkey di Stefan Thomas, attualmente conservata in una banca svizzera. L’azienda sarebbe riuscita a craccare hardware simili in numerose occasioni e ora dispone di un metodo affidabile. Per questo motivo chiede all’ex CTO di Ripple di discutere la questione con i suoi team: “Hai aspettato questo momento per oltre un decennio, e noi siamo qui per farlo accadere“. Il problema è che Stefan Thomas non sembra particolarmente interessato. Secondo la redazione di Wired, che hanno intervistato un rappresentante di Unciphered, l’uomo ha rifiutato l’offerta. Per un semplice motivo: ha già firmato accordi non ufficiali con aziende di cracking, promettendo una commissione se fossero riuscite a recuperare il bottino. Ma le due società in questione non sono ancora riuscite ad aprire Ironkeys. Per Unciphered, lo scopo di questa trovata pubblicitaria è riuscire a contattare nuovamente Stefan Thomas e convincerlo a permettergli di testare il loro metodo.
La vicenda
Stefan Thomas, tra i fondatori di un’altra criptovaluta, il Ripple, e poi fondatore e Ceo di Coil, società, che ha sede a San Francisco che si occupa di aiutare chi fa contenuti online a monetizzare la sua attività. Thomas ha raccontato al New York Times di avere perso il foglio su cui aveva scritto la password della chiavetta IronKey su cui si trova il suo portafoglio digitale che contiene i 7.002 bitcoin che anni fa un fanatico delle criptovalute gli aveva regalato dopo avere visto un suo video dedicato ai bitcoin. Alle quotazioni attuali le criptovalute di Thomas varrebbero più di 244 milioni di dollari.
IronKey dà agli utenti 10 possibilità di inserire la password, ma al decimo errore cancella i suoi contenuti in via definitiva. Thomas ha già tentato di inserire alcune delle sue password più utilizzate, ma ha già fatto 8 errori e può sbagliare solo una volta. Ora ha nascosto la chiavetta in un posto sicuro, nella speranza che in futuro qualcuno lo possa aiutare a recuperare la password. “Non vedere la chiavetta che contiene quelle centinaia di dollari” – ha raccontato tempo fa -” aiuta a non pensarci troppo su”.